Sommario
Cosa sono le cartucce stampanti?
Per cartucce stampanti si intendono dei dispositivi rimovibili contenenti inchiostro o altre sostanze affini come per esempio polveri sottili, necessarie per il processo di stampa.
Esse possono contenere inchiostro nero oppure ciano (tra blu e verde), magenta e giallo; con la combinazione tra questi sarà possibile riprodurre quasi tutti gli altri colori esistenti in natura.
I vari modelli delle cartucce stampanti
Esistono molti modelli di cartucce per stampanti: cartucce con e senza testina di stampa, cartucce con inchiostro resistente ai raggi ultravioletti, cartucce del produttore originale, compatibili o ricaricate.
Cartucce con testina di stampa integrata
Sono molto meno diffuse rispetto a 15 anni fa. Esse sono composte da un serbatoio di inchiostro con testina di stampa. Di conseguenza, in ogni cambio cartuccia viene sostituita anche la testina di stampa. Se nel frattempo la testina si è seccata, si estrae la cartuccia dalla stampante e la si mette su una ciotola piena d’acqua, e si aspetta fino a che l’inchiostro si scioglie e dopodiché si potrà montare nuovamente la testina di stampa.
Cartucce senza testina di stampa
Molti produttori, tra cui per esempio Epson, Brother, Canon e HP, hanno adottato la politica di installare la testina di stampa nella stampante come componente duraturo o sostituibile. Il cliente acquista poi una cartuccia che è semplicemente un serbatoio d’inchiostro. Sono più economiche rispetto alle prime menzionate, ma con lo svantaggio che, nel caso di danneggiamento della testina, serve aspettare tempi più lunghi per risolvere il problema.
Cartucce con inchiostro resistente ai raggi ultravioletti
Sono resistenti al calore, resistente ai raggi di sole e non evapora.
Cartucce del produttore originale
Sono quelle prodotte e sviluppate direttamente dai produttori di stampanti ed infatti risultano le più costose.
Cartucce compatibili
Rispecchiano l’originale e si differenziano solo in piccoli dettagli. Il chip sulla cartuccia è rigenerato e lo segnala la stampante. Per questo può succedere che il display del livello di inchiostro non funzioni o che il driver della stampante mostri alcuni avvertimenti. Sono però utili per chi necessita di numerose stampe e vuole puntare al risparmio, senza dover per forza rinunciare ad una buona qualità.
Cartucce ricaricate
Vengono sostituite tutte le parti usurate e ricaricate nuovamente di inchiostro. Può succedere però che nelle attuali cartucce con chip, sussista il problema che le stampanti le continuino a classificare come “vuote“ in caso di nuova installazione.
Dove si possono conservare?
Le cartucce si mantengono al meglio dove la temperatura è ambiente. Le cartucce ad inchiostro sono più sensibili solitamente agli sbalzi di temperatura rispetto a quelle toner.
Quali durano più a lungo?
Le cartucce per stampanti ad una capacità estremamente alta sono le più durature. Alcuni produttori denominano queste cartucce “X” o “XL” o “HC”. È importante notare che la durata indicata sulle cartucce si riferisce a una copertura della pagina del 5 per cento. Se le vostre cartucce dovessero esaurirsi sempre più velocemente dovreste valutare l’acquisto di un’altra stampante.
Le cartucce possono contenere solo inchiostro?
Esistono cartucce che contengono inchiostro liquido e si usano solo per le stampanti inkjet ovvero a getto d’inchiostro.
Per le stampanti laser invece, ci sono le cartucce contenenti il cioè un pigmento costituito da una polvere finissima che racchiude particelle di carbone, ossidi di ferro e resina.
Qual è la differenza tra questi due tipi di cartucce?
Quelle ad inchiostro liquido hanno un’alta qualità e colore definito, ma possono verificarsi macchie o sbavature mentre nei toner e dunque nelle stampanti laser non può succedere perché questa ingegnosa cartuccia trasferisce la polvere sulla pagina, utilizzando scariche elettriche. Queste scariche servono ad imprimere immagini o testo su particolari punti della pagina. Le particelle elettriche si fondono poi sulla pagina attraverso rulli riscaldati che vanno a formare stampe ben definite.
Infine, un’altra differenza è il prezzo. Le cartucce ad inchiostro sono più economiche delle cartucce toner ma necessitano dei cambi regolari. Infatti, dipende dall’uso che fate di una stampante, per determinare quale sia il miglior prodotto in termini di benefici legati al prezzo dell’inchiostro. Un toner può sopportare grandi volumi di lavoro ad alta velocità, rendendolo perfetto per le aziende. Dal lato opposto, se stampate molto a colori, le stampanti a getto d’inchiostro sono in grado di riprodurre immagini ad alta qualità, riducendo i costi.
Quali sono i diversi tipi di inchiostro delle cartucce stampanti?
Inchiostro dye-based
La sostanza colorante è sciolta completamente in acqua. Questo tipo di inchiostro offre una buona riproduzione del colore e buoni risultati di stampa solo su carte fotografiche. Tuttavia, non è particolarmente resistente ai raggi ultravioletti e le stampe non sono adeguate all’esterno e inoltre non sono resistenti all’acqua. Se si volesse ad esempio lavorare sulle stampe con un evidenziatore potrebbe succedere che la stampa diventi sfumata.
Inchiostro pigmentato a base di acqua
Sono essenzialmente più resistenti alla luce rispetto agli inchiostri dye-based e nelle stampe di testi in particolare presentano un’alta qualità e resistenza allo strofinamento – ad esempio marcando con evidenziatori. Gli inchiostri pigmentati non si adattano così bene alla stampa di foto, poiché le loro molecole sono più grandi rispetto a quelle degli inchiostri dye-based e perciò non penetrano in maniera ottimale nella carta fotografica. Gli inchiostri pigmentati a base di acqua sono in una certa misura resistenti all’acqua. Le loro stampe si scoloriscono a malapena e non si sfilacciano. La qualità di stampa su carta normale è spesso migliore che con inchiostri dye-based, poiché l’inchiostro, a causa dei pigmenti più grandi, non viene assorbito così facilmente nella carta. Lo svantaggio è il prezzo più elevato.
Smaltimento ecologico delle cartucce stampanti
Le cartucce per stampanti, sia ad inchiostro che toner, non rientrano tra i semplici rifiuti domestici essendo prodotti estremamente inquinanti visto la loro composizione di materiali principalmente basati su plastica, gomma e metallo. L’importante quando si smaltiscono le cartucce, è scegliere la soluzione più ecologica, che garantirà il riutilizzo delle cartucce d’inchiostro vuote. Ogni anno vengono utilizzate un miliardo di cartucce d’inchiostro in tutto il mondo; quindi scegliere cosa fare con questi rifiuti è essenziale.
I rigeneratori sono i più propensi a dare una seconda vita ai materiali di consumo. Optando per questo servizio di recupero, limiterete l’uso di energia e delle materie prime necessarie per la produzione di nuovi materiali di consumo. Ci sono centri detti Punti verdi e programmi di riciclaggio locali, che raccolgono le cartucce usate in buone condizioni per riutilizzarle nuovamente. Questa azione è direttamente collegata allo sviluppo sostenibile. In alternativa, ci sono dei centri di smaltimento adeguati ed è possibile trovarli con estrema facilità.